Lo stagno artificiale


Come riportato nella sotto-sezione precedente, per poter coltivare al meglio le piante carnivore acquatiche, è vivamente consigliato se non addirittura obbligatorio l'utilizzo di un piccolo stagno artificiale.
La sua realizzazione è molto semplice.
Prediamo una vaschetta le cui dimensioni dovranno essere rapportate a quelle della pianta che andremo a coltivare, e sul fondo sistemiamo un substrato formato da torba acida di sfagno e sabbia di quarzo.
Procuriamoci qualche foglia di piante acquatiche (vanno bene quelle trovate nei fiumi o nei laghetti), le facciamo seccare e successivamente macerare in acqua tiepida per una decina di ore.
Adagiamo sul fondo preparato in precedenza, le foglie macerate e riempiamo la vaschetta con l'infuso ottenuto e acqua piovana o distillata.
Non preoccupatevi se l'acqua si intorpidisce mischiandosi con il fondale.
Il tutto dovrà essere lasciato riposare per una decina di giorni, fino a quando l'ecosistema si sarà stabilizzato e l'acqua risulterà trasparente con una leggera colorazione simile alla bevanda del the.
Per ricreare il corretto habitat, lo stagno artificiale può essere completato aggiungendo qualche piccola pianta acquatica e/o lumachine d'acqua.
Personalmente aggiungo ogni tanto, una piccola porzione di fondo di fiume, per garantire una maggiore presenza di microrganismi.
Uno dei pericoli maggiori per le piante carnivore acquatiche, è sicuramente l'insorgere delle pericolosissime alghe; nelle sotto-sezioni seguenti, vedremo come conoscerle e sopratutto come evitarle e debellarle.
Nella fotografia seguente, un piccolo stagno artificiale realizzato per la coltivazione dell'Aldrovanda.